In quella manifestazione…

"In quella manifestazione i
cortei sono due, uno dei gruppi, che andrà alla Statale, e un
altro che invece si incunea in via Carducci per andare alla
Scala. 

Lì avviene un episodio drammatico: c'è un
imbottigliamento del corteo a opera della polizia, soprattutto
via Carducci non permette vie di fuga laterali. Ci sono
migliaia di persone e una grande confusione. A un certo punto
avviene un errato lancio di molotov dalle file dietro e le
bottiglie vanno a colpire le prime file del corteo. 

Una
ragazza, una ragazza bellissima, rimane pressoché bruciata.
Starà molto tempo in ospedale e, se ricordo bene, ci sarà
anche una sottoscrizione per permettere gli interventi di
plastica al viso e al corpo, ma ancora oggi porta sul corpo le
tracce di quelle ustioni. Fu terribile, un trauma per tutti
nel vero senso della parola. 

Quindi succedono molte cose nel
'76: la crisi dei gruppi, l'avanzata del Partito comunista, la
nascita dei Circoli del proletariato giovanile e, non
dimentichiamolo, l'arrivo e la diffusione a livello di massa
dell'eroina. 

Questo dei Circoli del proletariato giovanile è
uno degli aspetti più nuovi e interessanti di quel periodo. Se
volessimo usare un'immagine metaforica, si potrebbe dire che
così come venivano a finire, o esaurivano il loro compito
storico, le organizzazioni politiche verticali della Nuova
Sinistra, ugualmente, e attraverso i fili impalpabili dei
processi sociali, gli stessi comportamenti soggettivi
diventavano orizzontali"  

   

  (PRIMO MORONI – "Ma l'amor mio non muore")

 

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