Il recupero di una consapevolezza


(…)


Il recupero di una consapevolezza storica del passato comporta
una miscela difficile da equilibrare tra conoscenza critica e
continuismo: non a caso proprio il movimento del '77, per molti
versi il piu' paragonabile con la realta' dei centri sociali,
aveva teorizzato il rifiuto del rapporto con il passato, con una
percezione del tempo che si basava sulla distruzione della linearita'
e del continuum passato- presente-futuro.


(…)


"il filo rosso della memoria", frase culto degli
anni '60 e dei primi '70, é agli antipodi della cultura
di gran parte del movimento del '77 che operava invece proprio
la definitiva laverazione del "caro filo rosso della memoria",
non riconoscendo piu' ne' padri, ne' fratelli maggiori, ne' tradizioni,
ne' esperienze comuni, frantumando definitivamente le modalita'
dell'agire politico, gli album di famiglia, gli orgogliosi sensi
di appartenenza, lasciando una piccola parte di inguaribili nostalgici
a dibattersi con tradizioni, memorie, alberi genealogici (…).


(MARCO GRISPIGNI – SULLA SOGLIA DEL NOMADISMO in COMUNITA' VIRTUALI
I CENTRI SOCIALI IN ITALIA – MANIFESTO LIBRI 1994).

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