Coda di lupo

Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto correvo dietro ai cani
e da marzo a febbraio mio nonno vegliava
sulla corrente di cavalli e di buoi
sui fatti miei sui fatti tuoi
e al dio degli inglesi non credere mai.

E quando avevo duecento lune e forse qualcuna è di troppo
rubai il primo cavallo e mi fecero uomo
cambiai il mio nome in "Coda di lupo"
cambiai il mio pony con un cavallo muto
e al loro dio perdente non credere mai

E fu nella notte della lunga stella con la coda
che trovammo mio nonno crocifisso sulla chiesa
crocifisso con forchette che si usano a cena
era sporco e pulito di sangue e di crema
e al loro dio goloso non credere mai.

E forse avevo diciott'anni e non puzzavo più di serpente
possedevo una spranga un cappello e una fionda
e una notte di gala con un sasso a punta
uccisi uno smoking e glielo rubai
e al dio della scala non credere mai.

Poi tornammo in Brianza per l'apertura della caccia al bisonte
ci fecero l'esame dell'alito e delle urine
ci spiegò il meccanismo un poeta andaluso
– Per la caccia al bisonte – disse – Il numero è chiuso.
E a un Dio a lieto fine non credere mai.

Ed ero già vecchio quando vicino a Roma, a Little Big Horn
capelli corti generale ci parlò all'università
dei fratelli tutte blu che seppellirono le asce
ma non fumammo con lui non era venuto in pace
e a un dio fatti il culo non credere mai.

E adesso che ho bruciato venti figli sul mio letto di sposo
che ho scaricato la mia rabbia in un teatro di posa
che ho imparato a pescare con le bombe a mano
che mi hanno scolpito in lacrime sull'arco di Traiano
con un cucchiaio di vetro scavo nella mia storia
ma colpisco un po' a casaccio perché non ho più memoria

e a un dio
e a un dio
e a un dio
e a un dio senza fiato non credere mai.

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“L’unità”

Il
quotidiano del Pci affronta la contestazione del ‘77 alla maniera del
“Corriere” di Spadolini. E’ la conseguenza del passaggio del Pci
nell’area governativa. Anche se privo di incarichi ministeriali, il partito di
Berlinguer si accolla la responsabilità di tenere a freno l’antagonismo
sociale. E’ un ruolo che sono in molti a contestargli. Scrivono i giovani del
Movimento, rivolgendosi al dirigente comunista Ugo Pecchioli (Pekkioli per gli
autonomi), che li aveva duramente criticati per gli scontri di Piazza
Indipendenza: 

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Frammenti di memoria #21

Ovunque ci sia ingiustizia, il modo più appropriato di comportarsi educatamente é attaccare.

T.-Bone Slim 

.:Pic .:Cile2007 

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Parlando della situazione venezuelana

[Da un'intervista con La Rosa Negra – contro-informazione dal Messico, gennaio 2006] 

Sappiamo che combattete su tre fronti: a) contro i gruppi chavisti di pseudo-sinistra al potere; b) contro l'opposizione anti-Chavez diretta dai social-democratici e dalla destra; c) contro i gruppi o i partiti della sinistra tradizionale. E' possibile che ci sia un ghetto imposto dallo stato nel vostro paese – la destra, i suoi alleati social-democratici e la sinistra tradizionale – o è necessaria una ritirata?
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Frammenti di memoria #20

Gli operai smisero di lavorare.

Vennero i controllori, i capi operai, lo scriba, per richiamarli al loro dovere.

Essi risposero: "Per fame e per sete siamo qui. Non ci avete dato né vesti né unguento, né pesci né verdura. Scrivete al faraone e al gran Visir che ci diano ciò che ci spetta".

Quel giorno stesso vennero distribuite le razioni alimentari.

Da un papiro egizio 

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Altre latitudini…

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.:Pic .:Cile2007 

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Frammenti di memoria #19

Secondo quale canone di moralità la violenza a cui ricorre uno schiavo per spezzare le sue catene può essere giudicata alla stregua della violenza di un padrone di schiavi?

La violenza tesa alla riacquisizione della dignità umana e dell'uguaglianza non può essere valutata con lo stesso metro della violenza mirante al mantenimento della discriminazione e dell'oppressione

Walter Rodney, The Groundings

With my brothers, 1969 

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cile 11 settembre 2007

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Ricordando il sanguinoso golpe militare in Cile – 11 settembre 1973

L’11 settembre 2003 ricorre il 30. anniversario del golpe militare fascista in Cile, che introdusse una lunga epoca di sanguinosa dittatura delle forze della borghesia dei compradores sul popolo cileno sotto la guida degli USA. Nell’11 settembre del 1973, guidate dalla giunta militare del generale Pinochet, le forze armate attaccarono un Cile impegnato nella battaglia per la costruzione di una società socialista. Nel 1970 era stato eletto legalmente al vertice dello Stato il Presidente Allende, quale candidato del Partito Socialista (un partito piuttosto simile a quelli socialdemocratici). Egli fu ucciso durante questo colpo di stato e con lui furono uccisi migliaia di cileni rivoluzionari e democratici appartenenti a diversi schieramenti politici. Alla dittatura fascista cilena fecero seguito in America Latina altre dittature, portando alla rovina i rispettivi paesi.

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Spagna 1936 – L’utopia si fa storia

http://www.youtube.com/watch?v=pGciYDzYM6c

Prima parte (1 di 4) del video girato tra il 1936 e il 1937 in Spagna, e poi diffuso in europa al fine di allargare la solidarietà internazionalista – qui riprodotto con nuovi commenti attualizzati..

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